lunedì 5 ottobre 2015

Più lontana della luna - Paola Mastrocola



Titolo: Più lontana della luna
Autore: Paola Mastrocola
Editore: Guanda
Pagine: 296
Prezzo: 13,60
Genere: Romanzo
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TRAMA:
In un'ex scuderia reale di Stupinigi, vicino a Torino, una ragazza di quindici anni, figlia di un operaio Fiat, non va più a scuola e aiuta la madre a vendere verdura al mercato. Un giorno però, l'incontro con un venditore di libri le cambia la vita, perché la ragazza si imbatte per caso nelle antiche poesie dei trovatori provenzali e si mette in mente di diventare una di loro. Affascinata da quelle letture, scappa di casa: non per fare politica come tutti quelli che ha intorno, ma per... cercare l'"amore da lontano". Il romanzo, tra il realistico e il paradossale, racconta con toni un po' ilari e un po' dolenti le avventure di questa ragazza, così distante dalla storia che le scorre accanto: per amore della celebrata lontananza lei commetterà errori a volte piccoli, a volte più gravi, si infilerà in storie a volte mediocri, a volte sublimi, fino a che, alle soglie della maturità, incontrerà il sogno che - forse - nemmeno sapeva di avere.


RECENSIONE:
Avete presente le poesie? Oppure i testi delle canzoni? Quelle parole che dicono tutto e niente a cui noi diamo la nostra personale interpretazione? A volte ci accontentiamo di sentirle o leggerle e pensare di averle capite; altre volte invece le facciamo nostre, perchè particolarmente toccanti, e ci promettiamo di seguirle, realizzarle...

Lidia, a quindici anni, ha trovato tra le parole di una poesia queste due "amore lontano" che le hanno condizionato i pensieri e l'hanno portata a fuggire, in groppa al cavallo del padre, alla ricerca di questo amore e non solo. 

"Avevo, della vita, un'idea piuttosto ridotta: stretta direi. Mi immaginavo una specie di piccolo contenitore, una scatolina dove doveva starci una cosa e nient'altro. Un pò come quegli astucci rigidi delle penne stilografiche, che hanno il posto solo per la penna, una scanalatura stretta che la contiene esattamente e basta. Gli altri si riempissero pure l'astuccio di mille cose, a me ne bastava una, e avevo deciso che quell'una era un amore da lontano. A qualunque prezzo, fossi dovuta andare in capo al mondo."

Dovrà imparare a cavarsela da sola e inizialmente non penserà ai genitori che ha lasciato senza dire dove andasse. Penserà a trovarsi un lavoro, una casa e incontrerà tante persone. 
Crederà di aver raggiunto finalmente quello che stava cercando, ma cambierà idea presto e riprenderà la sua ricerca. Scoprirà posti nuovi, ammirerà statue (altra passione oltre alle poesie e al pongo o alla creta) e si chiederà il perchè di tante cose e di tanti comportamenti. 

" Era quello il più vero e profondo amore da lontano: amare un uomo che non sia il tuo. Questo ti mette di colpo a lato, diventi marginale. Ma non nel senso che sei meno importante. Anzi. E' solo che stai su una strada parallela, libera e deserta. Nell'altra, nella strada maestra diciamo così, ci stanno tutti gli altri ed è un via vai caotico di gente, macchine, bici, carri e autobus. Nelle stradine laterali invece: nessuno!"

Arriverà ad un punto in cui inconsciamente terminerà la sua ricerca ed aspetterà. Ritornerà alla sua vecchia vita con nuove convizioni e nuove idee, rendendosi però conto del tempo passato e dei pochi obiettivi raggiunti. Ma scoprirà che non sempre tutto è come appare, basta guardare le cose con un altra luce. 

MIA OPINIONE:
Lo stile della Mastrocola è molto particolare. Fa perdere il lettore nei suoi giri di parole, nei suoi strani ragionamenti ed è questa la caratteristica più bella del suo modo di scrivere. In questa storia l'autrice riesce a descrivere il momento storico in cui vivono i personaggi semplicemente inserendo qualche piccolo richiamo ai servizi che passavano nei telegiornali o agli scioperi degli operai. Dettagli apparentemente inutili che però regalano una fotografia di quella città in quegli anni, senza appesantire la lettura. Un valore aggiuntivo è dato dall'accompagnare il lettore in una sua speciale interpretazione delle poesie che cita durante il racconto. 
Pensavo che non fosse niente di speciale, almeno nella prima parte... Poi mi sono ricreduta e, solo per farvi capire, in un giorno ho letto circa 150 pagine. Ho pianto, ho sorriso...e quando ho chiuso il libro me lo sono rigirata tra le mani come se fosse il mio tesoro, il mio diario diario segreto, la storia della mia vita. Non so perchè, ma mi ha dato questa impressione...Pura magia, come solo la Mastrocola sa fare.

Stato d'animosperanza
Atmosfera: passeggiate a cavallo, rumore del mare
Rimedi:   - Quando non si sa che fare della propria vita
               - Per migliorare la capacità di vedere le cose sotto alti punti di vista
               - Per chi è alla ricerca di qualcosa

                 

VOTO:

 


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